Acqua Santa Croce adatta per la preparazione degli alimenti dei lattanti
"L'allattamento al seno è da preferire. Nei casi ove ciò non sia possibile, Acqua Santa Croce può essere utilizzata per la preparazione degli alimenti dei lattanti" [D.D. 18/06/ 2021 del Ministero della Salute prot. n. 27624 del 21.06.2021].
I neonati sono il gruppo con il maggior fabbisogno di acqua. Appena nati, il 75% circa del loro peso corporeo è costituito da acqua, percentuale che con la crescita diminuisce fino a stabilirsi al 60% del peso corporeo negli uomini e dal 50 al 55% nelle donne (caratterizzate da una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi). Il contenuto di acqua corporea totale, il processo di idratazione intracellulare ed extracellulare e l’equilibrio tra ingresso e uscita di acqua nell’organismo sono sotto controllo omeostatico e si esercitano con meccanismi che regolano prevalentemente l’escrezione e, secondariamente, stimolano l’assunzione mediante la sensazione di sete. Meccanismi di feed-back che agiscono principalmente sul rene sono anche in grado, seppur limitatamente, di regolare la tonicità dei fluidi corporei intracellulari.
Il bilancio idrico nell’organismo in crescita che è molto più sensibile a squilibrio rispetto a quello dell’adulto, per cui incoraggiare i bambini a consumare acqua con regolarità è particolarmente importante. In particolare, i neonati, rispetto ai bambini e agli adulti, hanno un più elevato contenuto di acqua totale del corpo, una superficie corporea maggiore in rapporto al loro peso, un ricambio di acqua più veloce, una minore capacità di sudorazione e una capacità più limitata di eliminare i soluti per via renale, oltre ovviamente all’impossibilità o alla difficoltà a comunicare la sete. Nei neonati le perdite di acqua per evaporazione cutanea possono aumentare fino a tre volte a temperature ambientali superiori a 30°C e bassa umidità. Oltre che per rimpiazzare le perdite, l’acqua è anche necessaria per la crescita dei bambini.
La composizione di acqua e soluti del latte materno è tale da soddisfare anche le necessità di liquidi del lattante (il latte materno contiene circa l’87% di acqua) per cui neonati sani allattati al seno ad libitum non hanno bisogno di assumere altra acqua, anche in condizioni di elevata temperatura ambientale.
Nei bambini tra i 6 e 12 mesi di età è adeguato un consumo di acqua di 800ml/die, proveniente sia dal latte materno (o latte in formula) sia da cibi e bevande, inclusa l’acqua, per l’alimentazione complementare e svezzamento. In caso di impossibilità di allattamento al seno e sempre in accordo col pediatra puoi scegliere “il latte formulato”.
Esistono diversi tipi di latte artificiale per accompagnarlo nelle diverse fasi della crescita e per rispondere a esigenze particolari.
Bisogna sempre consultarsi con il pediatra per scegliere il latte più adatto per il proprio bambino. Per preparare il latte in polvere è necessario unire alla polvere dell’acqua minerale naturale indicata per i neonati.
Esistono tipologie differenti di acqua e solo alcune possono essere certificate per legge per la preparazione del latte artificiale.
I prerequisiti richiesti dalle normative vigenti sono:
- Contenuto di nitrati inferiore ai 10 mg/l;
- Contenuto di fluoruri inferiore ai 1,5 mg/l.
Con Decreto del Ministero della Salute n. 27624 del 21.06.2021, Acqua Santa Croce è stata autorizzata per poter essere utilizzata nella preparazione degli alimenti dei neonati.
Inoltre, l'azienda Santa Croce srl ha investito negli ultimi anni nel campo dell’innovazione tecnologica e del rispetto per l’ambiente.“Sono state intraprese diverse iniziative per salvaguardare un prodotto che non ha concorrenti per qualità e purezza. L’obiettivo è quello di portare sulla tavola di tutti gli italiani un prodotto eccellente, con una particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente. Continueremo ad investire in progetti ecosostenibili che possano contribuire a creare sviluppo economico ed occupazionale per l’intero territorio su cui operiamo", afferma il patron dell’Acqua Santa Croce, ing. Camillo Colella.
“L'anno scorso è stata inaugurata una nuovissima linea di imbottigliamento – ha commentato Andrea Colella, General Manager di Acqua Santa Croce – che permetterà di abbattere sensibilmente sia i consumi energetici che le relative emissioni di co2. E' in fase di sviluppo avanzato anche il progetto di produzione di bottiglie in plastica utilizzando PET riciclato al 50%”.
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